Poche parole ed una foto per augurarvi Buon Natale.
Un Natale che di certo sarà diverso dagli altri, ma che forse ci spingerà a riflessioni più profonde e intime con noi stessi. Ci spingerà, probabilmente, a prenderci una pausa dalla corsa e dalla frenesia che questa festa così gioiosa da qualche decennio ormai porta con sé. E fermarsi non è poi così male. A volte, anzi, è necessario. Vi auguro e mi auguro dunque un Natale lento, dove lentezza sta per raccoglimento, meditazione e consapevolezza della bellezza che c’è nelle cose semplici del vivere quotidiano. La stessa bellezza che trasmette il grande Olmo della piazza principale della mia Teramo: un albero straordinario, imponente ed elegante nella sua disarmante semplicità. Un simbolo di vita, di protezione, di fiducia verso il domani. Quest’anno è stato illuminato di rosa in occasione delle festività pensando, in modo particolare, alle donne.
“Abbiamo voluto donare per questo Natale un simbolo luminoso alla città, una ‘luce rosa che ci unisce’, come messaggio di speranza e di vita rivolto in particolare a tutte le donne che, nell’emergenza che stiamo vivendo, sono ancora di più colonna portante delle nostre famiglie e dei nostri affetti. Ringrazio l’amministrazione comunale che ha voluto accogliere con entusiasmo la nostra proposta”: con queste parole Sabatino Di Giambattista, presidente del Consorzio Renova che ha ideato e realizzato l’illuminazione, ha spiegato la scelta.
Un messaggio bello, un pensiero non scontato che mi ha colpita. In questo Natale così “diverso” un segnale rosa è un delicato invito all’accoglienza, alla fiducia, alla forza e al coraggio. Accoglienza, fiducia, forza e coraggio che Maria ha incarnato dolcemente e che rimandano al primo e più profondo senso di questa festività. E che sia, per tutti, credenti e non, un Natale luminoso, di luce rosa.
VM